Un contratto di viaggio unico per tutte le associazioni: tema superato?

Non è tra le priorità del momento, ma per alcuni attori è auspicabile, in quanto può agevolare gli agenti di viaggi e dare un segnale di armonizzazione e facilitazione
Un contratto di viaggio unico per tutte le associazioni di categoria. Si può fare? Il tema è ancora valido? Abbiamo raccolto alcune dichiarazioni in merito dal fronte associativo e, a quanto si può vedere, sembra che, il tema, pur non essendo tra le priorità, sia ancora attuale.

Fto non esita a dichiarare che ha “sempre appoggiato l’idea di un unico contratto, pensato e scritto con tutte le associazioni di categoria. Ad oggi – osserva il direttore nazionale, Gabriele Milani – non è tra le priorità delle varie associazioni, ma il tema non è superato e riteniamo che sia ancora possibile la creazione di un modello unico che possa agevolare non solo gli agenti di viaggi, ma, ad esempio, anche le software house che mettono a disposizione i gestionali per le agenzie”.

n effetti anche Assoviaggi sottolinea che ad oggi “la contrattualistica unica, condivisa da tutte le associazioni, al momento non è vista come una priorità”, spiega a Guida Viaggi il presidente Gianni Rebecchi. L’attenzione generale sembra spostata su altro. Dal canto suo l’associazione si dichiara “aperta ad un eventuale confronto in un tavolo unico”.
Aidit vede il contratto unico come “auspicabile, rappresenterebbe un segnale di armonizzazione e facilitazione – commenta il presidente, Domenico Pellegrino -. Migliorerebbe senza dubbio la qualità del lavoro delle agenzie e la trasparenza nei confronti dei clienti. Non esiste ovviamente alcun ostacolo giuridico, la nostra organizzazione è disponibile ad ogni confronto e ad impegnarsi per superare le eventuali criticità, anche sul piano politico, che dovessero insorgere”.

Astoi pensa che “ogni possibile miglioramento non è mai da considerarsi tema superato…”, dichiara l’avvocato, Silvana Durante, consulente legale Astoi Confindustria Viaggi.
Dal canto suo, Ivana Jelinic, presidente di Fiavet afferma che “c’è sempre stata l’idea che il contratto unico fosse un elemento buono, di valore per tutti, Fiavet, infatti, lo ha condiviso con Assoviaggi e due associazioni dei consumatori hanno dato il placet al protocollo. Abbiamo fatto un percorso in tal senso e non siamo contrari nel condividere un lavoro anche con altri partner dell’industria turistica”. La vera urgenza, osserva Jelinic, “è stata un anno fa, il tema aperto ora è quello della piena aderenza alla normativa”.

[Leggi tutto il comunicato. Scarica cliccando QUESTO LINK]

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