“In questi giorni assistiamo ad una notizia che sa di nuova, ma che in realtà è già vecchia di per sé”, afferma il direttore della Confesercenti Provinciale BAT, Mario Landriscina. Formalmente i saldi in Puglia dovrebbero iniziare oggi, sabato 24 luglio 2021, e quindi anche nella BAT, tre settimane dopo l’inizio in tutta Italia. Burocraticamente potremmo ripetere le solite informazioni circa le modalità per effettuare le vendite a saldo: dalla comunicazione da inviare al Comune di competenza, all’indicazione del prezzo originario, alla percentuale di sconto applicata, al prezzo finale di vendita. Come è noto i saldi dovrebbero servire sia ai commercianti per vendere gli articoli di fine stagione estiva e ai consumatori di avere l’opportunità di poter acquistare prodotti, anche più costosi, a prezzi vantaggiosi. L’anomalia, continua il direttore, è consistita nel fatto che nei mesi precedenti la nostra associazione di categoria, così come la Confcommercio, è stata sommersa di richieste da parte di molti operatori commerciali finalizzate a spingere la Regione, l’assessore Delli Noci, a consentire, con apposita legge, la posticipazione dei saldi che si andavano delineando in tutta Italia agli inizi di luglio. Cosa che, pur non condividendola in toto dalla Confercenti Provinciale BAT, è stata portata all’attenzione del gruppo dirigente regionale che ha girato la richiesta della categoria allo stesso assessore. Lo stesso, dopo un tavolo di confronto con le associazioni di categoria e dei consumatori, ha ritenuto di soddisfare la richiesta in quanto il periodo covid non aveva consentito di effettuare le regolari vendite, se non a partire dagli inizi di maggio, visto il perdurare dell’emergenza fino al 10 maggio 2021. Per cui, con deliberazione della Giunta regionale pugliese del 16 giugno 2021 n. 981, proprio per favorire la ripresa del commercio del settore moda, Delli Noci ha consentito la posticipazione della data di partenza dei saldi al 24 luglio 2021. Come si sa nei 15 giorni antecedenti alla data dei saldi non sono consentite le vendite promozionali. Invece si è assistito dal 3 luglio ad oggi ad una diffusione sui canali social, attraverso sms e inviti e-commerce di vendite denominate pre saldi, vendite promozionali e offerte di scontistica varia che hanno di fatto vanificato il grande impegno profuso dalle associazioni, come la Confesercenti, nei confronti dell’assessorato regionale e delle associazioni di consumatori a giustificare le richieste di posticipazione della partenza dei saldi in Puglia. Per di più, evidenzia Landriscina, si è dovuto constatare che molti consumatori, oltre ad esercitare la diffusissima pratica di acquisto on line, hanno approfittato delle periodo di vacanze per acquistare fuori dai confini regionali. Addirittura si è assistito, girando per le vie delle nostre città, a vetrine tappezzate di cartellonistica che promuovevano percentuali di sconto e vendite a saldo né controllate e sanzionate da alcun organo di vigilanza preposto. Per cui una domanda sorge spontanea: “Cui prodest?”, a chi giova?. Vale ancora la pena spendersi in una battaglia che si dimostra a tutti gli effetti di retroguardia? Non sarebbe più opportuno cominciare, così come la Confesercenti provinciale BAT da oltre 10 anni continua a ripetere, a trovare formule alternative e soprattutto normative per disciplinare la pratica dei saldi, sempre più superata e inefficace nel raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla norma?”
“La battaglia è stata fatta con l’auspicio che dalla Puglia partisse una rivendicazione che coinvolgesse tutti gli operatori del settore, dichiara il responsabile della FISMO BAT, Tommy Leonetti. Alla federazione moda è giunta la nostra richiesta di posticipazione della data dei saldi, ma evidentemente non ha avuto la giusta risonanza. Una unità di intenti rimasta inascoltata dal resto d’Italia e che ha lasciato sola la Puglia e i suoi commercianti”.
“La data di inizio dei saldi di quest’anno è importante perché il ritardo rispetto alle altre regioni ci dà la possibilità, dopo la chiusura dovuta all’emergenza covid, di respirare e fatturare il più possibile nella, sfruttando la stagione estiva, dichiara Anna Blasi, componente del consiglio di presidenza della Confesercenti Provinciale BAT. I saldi, a mio parere, dovrebbero essere eliminati per dare la possibilità agli esercenti di decidere quando e quanto farea scontistica. Sono invece d’accordo per ritardare sempre i saldi”.
“Siamo l’unica Regione ad iniziare i Saldi con 20 giorni di ritardo con una scelta fatta dall’assessore Delle Noci, afferma Daniele Santoro, componente del consiglio di presidenza della Confesercenti Provinciale BAT. Questo porterà, o ha già portato, delle perdite, perché l’acquirente, oramai, è proiettato già sulle vendite on line e giustamente non aspetta così tanto tempo per acquistare nella propria città o regione e così sta accadendo, ma noi non demordiamo ed oggi partiamo ugualmente con lo Stesso spirito ed entusiasmo degli scorsi anni. Nel mio caso ho preferito partire secco, senza mezze misure ed applicare il 50% dal primo momento con un fuori tutto così da poter favorire tutta la clientela ad approfittare e scegliere qualche capo in più”.