Dehors distrutti, albero di Natale in piazza bruciato, stele di Giovanni Bovio deturpata, furti, giovane investito e non soccorso.
Gli atti vandalici e di violenza accaduti a Trani in quest’ultimo week end hanno spinto i gestori dei locali sul porto e componenti di presidenza di Confesercenti Provinciale BAT a prendere posizione e a commentare quanto accaduto.
Carlo La Porta – Pelledoca Trani
“Credo che la mela non cada mai troppo lontana dagli alberi, per questo penso che sia l’assenza di educazione in casa la causa principale di atti vandalici e di violenza seguita dalla mancata presenza delle forze dell’ordine per le strade.
ZTL attiva, spostamento della movida non sono le soluzioni più idonee.
Le sostanze stupefacenti e la criminalità sono sempre più libere di agire, tal volta coadiuvate da un modo di fare di alcuni esercenti che per pensare alla produttività fanno finta di non vedere permettendo usi e costumi all’Interno delle loro attività.
Sono anni che in qualità di gestore di un locale sul porto chiedo presidi e presenza di forze dell’ordine soprattutto a piedi, a mio avviso più utili che a girare con le auto.
Il poliziotto di quartiere sarebbe una figura utile. Si potrebbe ripristinare questo servizio, a suo tempo durato come una meteora, grazie ad una collaborazione privata sovvenzionata dai commercianti .
È risaputo che se organizzano
eventi anche di natura sportiva (vedi partite di calcio) con una certa presenza di pubblico, c’è l’obbligo dell’intervento delle forze dell’ordine e di presidio medico.
Perché allora non si fa la stessa cosa in zone ad alta presenza di passeggio e turismo?
I vantaggi del dehors nell’ambito dell’accoglienza turistica sono molto evidenti. Alcuni giorni fa ho avuto il piacere di ospitare un albergatore di Alba Adriatica che sottolineava quanto fossi fortunato a lavorare in una città come Trani che ha grande bellezza e un fascino turistico non indifferente,
ma che deve migliorare nei servizi e nel arredo portuale”.
Antonio Del Curatolo – Le lampare Al Fortino Trani
“Purtroppo è una situazione piuttosto complicata, ma da mettere in conto quando una città turistica pullula di locali e di gente
Bisogna che le istituzioni facciano sentire la loro presenza perché di bande di ragazzini sconsiderati e giovani che superano i limiti sono piene le strade specie della movida notturna. A farne le spese è la gente che lavora nel pieno rispetto delle normative come i gestori di PaninArt che si sono visti distrutto il dehors da un’auto in corsa e che ora dovranno spendere soldi per ripristinarlo.
Bisogna tornare a parlare di valori e non di consumismo e di eccessi”