Anche quest’anno, come è sempre avvenuto in passato, la gestione del Cipreg ha assicurato ai gestori un rendimento superiore a quello garantito dalla media di mercato e dai BOT a 12 mesi e dai BTP a 10 anni, assicurando forme di garanzia elevate di intangibilità del capitale accantonato.
Ricordiamo, per i più giovani, che il Cipreg è una straordinaria iniziativa che nasce nel lontano 1992 grazie ai gruppi dirigenti dei sindacati dei gestori Faib , Fegica e Figisc che ebbero, con la rappresentanza dell’industria petrolifera, all’epoca UP oggi Unem, e con quella dei retisti privati, Assopetroli e Consorzio Grandi Reti, la lungimiranza di costruire un bonus di fine gestione, consistente in un sistema di accantonamento che consentisse di maturare una quota pro litro annua interamente finanziata dai titolari degli impianti, da liquidarsi a fine rapporto. Una sorta di TFR paragonabile allo stesso trattamento dei lavoratori dipendenti. Una grande conquista che a distanza di trenta anni non solo si è rilevata vincente, ma che continua ad essere apprezzata grazie al valore che viene riconosciuto anno dopo anno, e per i rendimenti composti che il sistema garantisce ai gestori. Unica categoria imprenditoriale ad oggi che a fine carriera viene premiata riscattando un bonus di fine gestione.
Nel corso degli anni , la scelta del Cipreg nella selezione delle compagnie a cui affidare la gestione del bonus di fine gestione è ricaduta sulle più solide società assicurative italiane (UnipolSai e Generali), avendo cura che i cui flussi andassero in una gestione separata in modo da mettere in sicurezza le somme accantonate dai gestori, tenendoli al riparo da eventuali e vari rischi, compreso quello del fallimento della compagnia stessa. Si ricorda che le somme accantonate sono anche impignorabili in caso di default della gestione.
Come si vede un patrimonio importante per la categoria che però è poco conosciuto dalle giovani generazioni dei gestori carburanti. Sempre più giovani gestori, infatti, ignorano l’esistenza stessa del Cipreg. A questi giovani colleghi dobbiamo ricordare – con una rinnovata azione di diffusione a cura delle Faib provinciali- che il capitale corrispondente al bonus di fine gestione, è previsto e quantificato negli Accordi Collettivi nazionali sottoscritti ai sensi della normativa di settore (D.L.gs 32/98, L.57/2001, L. 27/2012), discendendo dagli Accordi sindacali tra Faib Fegica e Figisc e la rappresentanza dell’industria petrolifera, all’epoca UP oggi Unem, e con quella dei retisti privati, Assopetroli e Consorzio Grandi Reti, aventi valore erga omnes e, dunque, applicabile ed esigibili per tutti i gestori. La nostra azione sul territorio deve puntare a far crescere le adesioni al sistema Cipreg.
In questo senso anche recenti sentenze hanno riconosciuto il diritto dei gestori a vedersi accantonato il bonus di fine gestione.
La Faib nazionale, che quest’ anno ha assunto la Presidenza del Cipreg, invita le strutture territoriali a far opera di proselitismo tra i gestori ricordando che nella sua ultima Giunta nazionale del 19 gennaio 2022 ha rinnovato l’impegno a fornire un adeguato servizio di informazioni e assistenza ai gestori intenzionati ad usufruire delle vantaggiose convenzioni stipulate dal Cipreg.
Si allega la nota del nuovo Presidente del Cipreg rivolta ai gestori carburanti italiani.
Lettera ai gestori Cipreg