Le aziende del settore ricettivo e pubblici esercizi del territorio versano in un profondo stato di crisi.
E’ il grido di allarme lanciato dalla Confesercenti Provinciale B.A.T. in una nota inviata al Prefetto, al Presidente della Provincia e ai Sindaci della sesta provincia pugliese.
Su sollecitazioni dal gruppo dirigente, il presidente, Palmino Canfora, e il direttore, Mario Landriscina, hanno ritenuto opportuno coinvolgere le massime Istituzioni territoriali perché, aldilà dei provvedimenti che il Governo si prepara a varare con il cosiddetto “Decreto Sostegni Ter”, si rende improcrastinabile conoscere quali azioni a livello locale sono in preventivo e/o si possono mettere in campo per mitigare gli effetti di una Emergenza Covid da cui non si intravvede un’uscita definitiva.
Anche alla luce di interventi governativi positivi come il “Super Green pass”, è evidente a tutti che si è in una fase di Lock-down strisciante che continua a danneggiare pesantemente le economie imprenditoriali, oltre con ripercussioni sulla socialità delle nostre comunità.
I ristori decisi dal governo in questi giorni, oltre a chiamare i piccoli esercenti a farsi carico dell’onere organizzativo del controllo sul pass vaccinale (che indurrà molti consumatori a rivolgersi maggiormente al commercio on line), sono decisamente insufficienti, sia a coprire tutte le tipologie di costi che le perdite subite nella loro interezza.
Tenendo presente che già le vendite del periodo natalizio hanno subito un forte decremento rispetto all’usuale e che anche le vendite a saldo si stanno prospettando inferiori alle aspettative, pur apprezzando le norme sul credito d’imposta per gli affitti e lo sgravio per le rimanenza di magazzino ed i tagli sugli spropositati costi energetici (comunque insufficienti), non possiamo non rimarcare l’assenza di interventi per la mancata proroga della Cassa Covid 19 e sulla moratoria delle scadenze fiscali e debiti bancari; senza pensare che le ripercussioni della crisi continueranno, anche a fronte di una diminuzione di casi, almeno sino al Giugno 2022 (i ristori sono previsti per il solo 1° trimestre dell’anno).
E’ dunque fin troppo evidente che bisognerebbe intervenire anche sulla fiscalità ed i tributi locali che, aldilà della proroga sulla esenzione della tassa di occupazione di suolo pubblico al 31 Marzo 2022, risulta inalterata sul versante, per esempio, dello smaltimento rifiuti.
Per tutti i motivi espressi, la Confesrcenti BAT chiede al Prefetto di convocare a breve un incontro istituzionale al fine di verificare possibili ulteriori azioni di mitigazione della grave crisi economica in cui versano le micro piccole imprese del Turismo e del Commercio delle nostre Città le cui difficoltà economiche e le possibili ulteriori chiusure delle attività avranno gravi ripercussioni sul versante occupazionale.
Il direttore e presidente, invece, hanno già calendarizzato incontri con i gruppi dirigenti del settore commercio, in sede fissa (in particolare del settore moda) e in forma ambulante, particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria omicron per di più in un periodo climatico particolarmente sfavorevole.
Ai sindaci verrà chiesto di intervenire sui bilanci di previsione in adozione in questi giorni, affinchè prevedano forme di ristoro ed esenzioni parziali e totali del pagamento dei tributi locali, come la tari, il cui servizio è fortemente ridotto.
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