Confusione normativa, incertezza per il futuro, stanchezza per una questione che si trascina da oltre un decennio.
Le imprese balneari sono in uno stato di permanente crisi, private di ogni prospettiva, impossibilitate a programmare qualsivoglia investimento.
La ignavia e la indolenza delle forze politiche, incapaci di assumersi la propria responsabilità e di decidere, aggravano una situazione ormai insostenibile.
Non è più tempo di slogan e promesse, questo è il tempo delle scelte e delle decisioni da farsi in Parlamento.
Da parte nostra abbiamo fatto tutto ciò che è stato possibile fare, tutto ciò che era in nostro potere di fare; abbiamo spiegato il nostro punto di vista, abbiamo argomentato le nostre obiezioni, abbiamo formulato proposte migliorative al Governo e alle forze parlamentari.
Abbiamo in ogni sede espresso il nostro giudizio negativo sulla proposta del Governo approvata dal Consiglio dei Ministri e abbiamo proposto ai Senatori della X Commissione, che la stanno esaminando, come migliorarla.
Qualche giorno fa il Presidente del Consiglio ha comunicato alle forze politiche di maggioranza che, se non si arriverà al voto del provvedimento entro maggio, chiederà al Parlamento un voto di fiducia.
E’ necessario che le forze politiche di maggioranza compiano lo sforzo necessario per arrivare ad un accordo equilibrato, che garantisca alle imprese tempo congruo per l’avvio dei bandi e certezze per i giusti indennizzi. Sono questi i due punti che chiediamo con forza: tempi adeguati per l’organizzazione dei bandi previsti al 31 dicembre 2023 e indennizzi per le imprese calcolati sull’intero valore aziendale.
Palmino Canfora presidente provinciale Confesercenti BAT