Per i balneari la decisione dell’Antitrust di fare ricorso al Tar della Toscana contro il Comune di Piombino che ha esteso, secondo i termini di legge, la proroga dell’estensione delle concessioni demaniali è inaccettabile.
“La situazione paradossale emersa a Piombino – afferma Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA, l’associazione delle imprese balneari Confesercenti – in riferimento all’estensione della durata dei titoli concessori sui beni demaniali marittimi ci porta ad alcune doverose riflessioni. Partiamo dal fare chiarezza: il Comune di Piombino non ha fatto altro che riconoscere l’estensione della durata dei titoli concessori fino al 31 dicembre 2033, come prevede la legge n. 145/2018, che non lascia spazio ad interpretazioni diverse”.
“La legge – prosegue il presidente – pone le fondamenta di un percorso legislativo di riordino delle concessioni demaniali marittime non più prorogabile, che prevede successivi provvedimenti che dovranno trattare, tra le altre cose, temi come la mappatura del litorale, l’individuazione della tipologia e del numero di concessioni attualmente vigenti nonché delle aree libere e concedibili, la ricognizione degli investimenti effettuati nell’ambito delle concessioni stesse e delle tempistiche di ammortamento connesse, per poi individuare i criteri per strutturare un nuovo modello di gestione delle imprese turistico-ricreative e ricettive che operano sul demanio marittimo e pervenire all’individuazione di criteri di gestione, modalità di rilascio e termini di durata delle concessioni. Fino a quel momento, sulla base di quanto previsto dalla legge, i titolari delle concessioni possono vantare più che un’aspettativa in relazione al prolungamento della durata dei propri titoli, essendogli riconosciuto un vero e proprio diritto alla conferma delle concessioni fino al dicembre 2033”.
“Per quanto ci riguarda, riteniamo che la partita sia da ritenersi chiusa – conclude Rustignoli – fino a quando la legge dello Stato non sia posta in dubbio da interventi di livello superiore. Riteniamo che il dibattito in corso sul territorio sia basato solo su un tentativo prettamente speculativo/economico fatto a discapito degli attuali concessionari e quindi da ritenersi sterile, se qualcuno pensa di espropriarli per favorire gruppi di investimento o altri soggetti non ben determinati. È bene ricordare che le leggi dello Stato sono alla base della democrazia e della legalità. FIBA Confesercenti si attiverà dunque a tutti i livelli al fine di fare chiarezza sulla questione”.