In vista dell’apertura il prossimo 1 aprile 2020 del portale INPS per la richiesta dell’ Indennità Covid-19 (bonus 600 euro) prevista dal D.L. “Cura Italia”, i requisiti di accesso per le categorie di lavoratori autonomi sono stati oggetto di chiarimenti ufficiali negli ultimi giorni da parte dell’INPS e del MEF.
Si invia in allegato:
- Circolare INPS n. 49 del 30 marzo con le istruzioni Inps per chiedere l’Indennità di 600 euro per i lavoratori autonomi, liberi professionisti, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo
- Primo vademecum provvisorio con i passaggi operativi previsti per entrare nella procedura sul sito www.inps.it (Entra in MyINPS)
Si ricorda che, come di consueto, gli ENTI DI PATRONATO (tra cui Epasa-Itaco Confesercenti) sono tra i canali mediante i quali si potrà fare la domanda per l’Indennità Covid-19.
In sintesi, possono richiedere l’indennità Covid-19:
- le ditte individuali i cui titolari sono iscritti alla gestione artigiani e/o commercianti INPS
- i collaboratori di imprese familiari
- i soci di società di persone e/o di capitali purché iscritti alla gestione artigiani e/o commercianti INPS
- i lavoratori autonomi con partita IVA, professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS
- i collaboratori con contratto co.co.co. iscritti alla Gestione Separata INPS
- gli agenti e rappresentanti di commercio, anche se iscritti all’Enasarco
La domanda per l’indennità si potrà fare con i consueti canali (Pin, Spid, Carta di identità elettronica e Carta dei servizi oltre al Contact center), ma sarà possibile accedere a una richiesta di Pin semplificata. Le domande dovrebbero partire domani 1° aprile e il rilascio del servizio sarà comunicato con un nuovo messaggio. A questo servizio si potrà accedere con modalità di identificazione più ampie e facilitate rispetto al regime ordinario.
In dettaglio, l’ INPS specifica che:
- Per l’indennità di 600 euro non è prevista alcuna contribuzione figurativa. L’indennità non contribuisce alla formazioni del reddito. È erogata dall’Inps previa domanda, anche con il Pin semplificato, che potrà essere presentata da domani 1° aprile.
- L’indennità di 600 euro per il mese di marzo è destinata ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva al 23 febbraio e ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi nella stessa data. Questi professionisti non devono essere titolari di pensione né essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Per questa indennità, lo Stato fissa un limite di spesa per il 2020 è di 203,4 milioni.
- La stessa indennità di 600 euro, sottolinea l’Istituto, è destinata, sempre previa domanda all’Istituto, a favore dei lavoratori iscritti alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi commercianti, artigiani, coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Nell’ambito di applicazione sono ricomprese le figure degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola, nonché i coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli iscritti nelle rispettive gestioni autonome. La prestazione è riconosciuta alle categorie di lavoratori di cui sopra, a condizione che non siano titolari di trattamento pensionistico diretto e che non siano iscritti, al momento della presentazione della domanda, ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995. Tra i beneficiari sono compresi anche i soggetti obbligatoriamente iscritti alla gestione autonomi commercianti oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria presso l’Enasarco. L’indennità non concorre alla formazione del reddito e non è coperta da contribuzione figurativa. Il bonus è erogato dall’Istituto previa domanda e nel limite di 2.160 milioni.
- Il bonus è previsto poi per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il loro rapporto tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 che non abbiano pensione né, alla data del 17 marzo, alcun rapporto di lavoro dipendente. Non è previsto per marzo oltre alla contribuzione figurativa neanche l’assegno al nucleo familiare. Il limite entro il quale saranno accettate le domande è 103,8 milioni di euro. L’indennità è concessa anche agli operai agricoli a tempo determinato (il limite di spesa 396 milioni).
· Potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. I lavoratori dello spettacolo non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per chiedere l’indennità. Il limite di spesa è 48,6 milioni.