Rassegna stampa di settore n. 43/2020 09-15ott

15 Ottobre 2020 – Cassa integrazione, confermata la proroga. Niente blocco dei licenziamenti (qui finanza) La nuova cassa sarà retroattiva per coprire le esigenze di fine anno. Non sarà per tutti ma potrebbe essere limitata ai settori più in difficoltà, come la ristorazione o il turismo

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto Agosto è ufficialmente diventato legge. Tra le misure più importanti per arginare l’emergenza economica dovuta al coronavirus c’è la proroga della cassa integrazione per Covid.
La cig non sarà per tutti ma potrebbe essere limitata ai settori più in difficoltà, come la ristorazione o il turismo. Nessuna proroga invece per il blocco dei licenziamenti in scadenza a fine anno.

Cassa integrazione prorogata al 2021 (e retroattiva)
In vista della legge di Bilancio, per aggirare la minaccia dei licenziamenti il Governo intende prorogare la cassa integrazione per il 2021 e renderla retroattiva all’ultima parte del 2020. La proroga del sussidio (che dovrebbe essere di altre 18 settimane) appare ormai certa, anche se potrebbe essere limitata ai settori più in difficoltà, come la ristorazione o il turismo.
Verrebbero messi a disposizione fino a 5 miliardi di euro per coprire il periodo di cassa fino alla fine di quest’anno, in modo da agevolare, da una parte, le imprese che concluderanno a novembre le 18 settimane di proroga in atto e da evitare, dall’altra, che le aziende possano cominciare a licenziare, visto che il divieto previsto dalla normativa sul coronavirus interessa solo chi fruisce del trattamento.
Dovrebbero esser anche confermati meccanismi che ancorano il contributo richiesto alle aziende alla perdita di fatturato: ad oggi, la cassa è gratis solo per chi ha perso più del 20% di fatturato, mentre prevede un contributo del 9 o 18% rispettivamente per chi ha perso meno di quella soglia o non ha perso niente.
Nessuna proroga al blocco dei licenziamenti
Il blocco dei licenziamenti collettivi dei lavoratori stabili non sarà prorogato oltre la fine dell’anno. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a Porta a Porta: “Non è pensabile un ulteriore blocco dei licenziamenti”, ha detto. Preoccupati i sindacati che temono una fase di licenziamenti di massa.
Il blocco dei licenziamenti era entrato in vigore in modo generalizzato il 17 marzo. Con il dl Agosto, è diventato flessibile e, in pratica, precluso alle aziende che hanno fatto ricorso alle 18 settimane di ammortizzatori sociali o all’esonero contributivo previsto come alternativa alla cassa. Il licenziamento è rientrato in gioco in caso di cessazione dell’attività, in caso di accordi con incentivi agli esodi, in caso di fallimenti.
Esonero contributivo al 100% per l’assunzione dei giovani
Altra novità a sostegno dell’occupazione è quella di unulteriore esonero contributivo al 100%per l’assunzione a tempo indeterminato dei giovani. Un incentivo che terrà particolarmente in considerazione le donne, soprattutto quelle che devono rientrare al lavoro dalla maternità, e chi oggi ha un contratto a termine, indipendentemente dall’età.

14/10/20 – Isolamento e quarantena: cosa dice il nuovo Dpcm (ttg)
Il nuovo Dpcm firmato ieri dal premier Conte introduce cambiamenti anche sulla durata di quarantena e isolamento, due termini spesso usati come sinonimi ma il cui significato è in realtà diverso. Le regole emanate dal Ministero della Salute, infatti, oltre alle restrizioni su feste, cerimonie e cene private in casa, stabiliscono infatti che per isolamento si intende la separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità. Quarantena indica invece la restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione del virus.
Le nuove regole per l’isolamento

Nel caso di pazienti positivi al Covid, la fine dell’isolamento è fissato a 10 giorni dalla rilevazione della positività: il rientro in comunità può avvenire solo con test molecolare negativo, che nel caso di pazienti sintomatici va eseguito dopo almeno tre giorni senza sintomi.

Chi risulta nuovamente positivo ma non ha sintomi da almeno una settimana, può interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.

La quarantena
La quarantena riguarda i contatti stretti di persone risultate positive al Covid.
In questo caso, la fine della quarantena è fissata a 14 giorni dall’ultima esposizione al caso o a 10 giorni nel caso di test antigenico o molecolare negativoeffettuato il decimo giorno. Il nuovo dpcm non prevede invece quarantena o test diagnostici nel caso non ci sia stato un contatto diretto con una persona positiva.

mercoledì 14 ottobre 2020 –
Al TTG di Rimini incontro tra i tour operator di Inside Marche Live e la sottosegretaria al MIBACT Lorenza Bonaccorsi – di Inside Marche Live
Un incontro proficuo e costruttivo, quello di oggi a Rimini al TTG Travel Experience, il marketplace del turismo in Italia.
Nello stand della Regione Marche, insieme alla funzionaria del turismo della regione, Paola Marchegiani, i tour operator marchigiani, guidati dall’Associazione Inside Marche Live, hanno incontrato la Sottosegretaria al MIBACT On. Lorenza Bonaccorsi ed il Presidente di ENIT Giorgio Palmucci.
E’ stata l’occasione per ribadire alcune delle priorità che gli operatori dell’incoming hanno declinato nelle scorse settimane, già condivise con le associazioni di categoria e con le istituzioni, tra cui: 1) Rifinanziamento del Fondo Perduto ex art. 182 del dl Rilancio per far si che le imprese ricevano il 100% di quanto gli spetta: purtroppo non bastano le risorse stanziate dal DL Agosto, visto anche il perdurare del divieto ai cittadini italiani di viaggiare per turismo in buona parte dei paesi extraeuropei 2) Ammortizzatori sociali, prolungamento senza limiti e/o costi per accedervi (cosi come posto in discussione del Governo)
3) Guardare al futuro proponendo soluzioni di stimolo alla domanda quando ritorneremo tra mesi a poter viaggiare
4) prevedere un credito di imposta e sostegno agli investimenti nel digitale tipo impresa 4.0 a favore delle Pmi
5) stimolare la domanda con Nuovo Bonus Viaggio (che vada oltre il Bonus Vacanza) per l’acquisto di pacchetti turistici presso Agenzie/Tour Operator con il meccanismo del credito di imposta solo
per i viaggiatori;

che per il personale, ed ha dato la sua disponibilità a venire nelle Marche per incontrare gli operatori non appena

le condizioni sanitarie permetteranno di incontrarsi agevolmente in presenza.

14/10/20 – Stop a viaggi confusi in Ue, via libera a semaforo comune per aree a rischio
Via libera del Consiglio Ue alla raccomandazione “per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione in risposta alla pandemia” da Covid-19, che introduce un semaforo a quattro colori (verde, arancione, rosso e grigio), per definire in modo comune le aree a rischio. Inoltre, si svilupperà un modulo comune digitale per localizzare i viaggiatori.
“Accogliamo con favore questo accordo, che fa maggiore chiarezza nella situazione di confusione attuale. Abbiamo imparato la lezione: non supereremo la crisi chiudendo unilateralmente le frontiere,

La Sottosegretaria Bonaccorsi si è detta disponibile a lavorare perchè nelle legge di bilancio siano

previste ulteriori risorse rispetto a quelle già stanziate, sia per gli operatori del settore, ma attraverso uno sforzo collettivo”: scrive la Commissione Ue in una nota, commentando l’approvazione definitiva della raccomandazione sull’approccio coordinato alle restrizioni ai viaggi.

“Il primo risultato importante è una cartina comune, con codici cromatici comuni e basata su criteri comuni, elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Ora invitiamo gli Stati membri a fornire i dati necessari perché la cartina possa essere aggiornata ogni settimana in base a informazioni precise sulla situazione epidemiologica nell’Ue e nelle sue regioni”, scrive Bruxelles.

“In secondo luogo, anche se gli Stati membri possono ancora decidere quali misure restrittive applicare, come la quarantena o i test, li invitiamo a garantire che i cittadini ricevano informazioni chiare e tempestive su ciò che devono fare e sulle restrizioni in vigore”, aggiunge. Tutte le informazioni sui viaggi all’interno dell’Ue saranno disponibili sulla piattaforma web “Re-open EU”, che conterrà anche un rimando alla cartina pubblicata periodicamente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Attualmente la cartina, che ancora non recepisce il nuovo semaforo, vede l’Italia contraddistinta dal colore verde come tutto il resto d’Europa eccetto la Spagna, dove sono in vigore lockdown limitati.

Sul versante italiano, la maggioranza impegna il governo “a favorire in tempi brevi l’elaborazione di misure a livello europeo” sull’emergenza Covid “che permettano una gestione coordinata tra gli Stati membri, fondata su criteri comuni e informazioni chiare e tempestive, relativamente agli spostamenti e ai viaggi, sia intra che extra europei, per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini europei e la libertà di movimento delle persone e dei lavoratori”. (travelnostop)

13/10/20 – Nuovo stop ai viaggi d’istruzione. La situazione diventa insostenibile (travel quotidiano)

Ci risiamo. Stop alle gite scolastiche. Di nuovo. Dopo il crollo di fatturati e chiusure di agenzie e perdita di lavoro ingenti, e infine una lieve ripresa, eccoci ancora allo stesso punto di marzo scorso. le gite scolastiche, i viaggi d’istruzione sono bloccati. È quanto prevede l’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza nella serata di ieri 12 ottobre e che presto entrerà in vigore e lo sarà per 30 giorni.

Al centro del nuovo testo c’è anche la scuola oltre alle altre misure messe in campo per contrastare l’emergenza Covid e scongiurare il peggio. Chiaramente i viaggi d’istruzione non sono i soli a patire, ma le altre categorie in qualche modo penalizzate sono tutte amatoriali: feste, cene, calcetto. Lo stop alle gite scolastiche invece fa crollare di nuovo un segmento che lentamente stava cercando di riprendersi. Aspettiamo la fine dei 30 giorni. Poi vediamo.

13/10/20 – Conte firma dpcm: stop a movida, gite scolastiche e feste. Sì a fiere e congressi

Divieto di feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. E’ la novità principale del nuovo dpcm firmato nella notte dal premier Giuseppe Conte e dal ministro Roberto Speranza, che sarà in vigore per i prossimi trenta giorni. Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Torna poi il divieto di gite scolastiche mentre sono permesse fiere e congressi.

A proposito delle gite degli studenti, nel Dpcm si legge: “sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio”.

Per gli spettacoli invece resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Sono sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non è possibile mantenere le distanze. Le regioni e le province autonome possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle

caratteristiche dei luoghi. Sono comunque fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome. (travelno stop)

12/10/20 – Assoviaggi al fianco della campagna #torniamoaviaggiare (ttg)

per amplificare la voce di un comparto turistico in difficoltà. “L’associazione – sottolinea il presidente – dà il pieno sostegno a questa iniziativa in un momento in cui è fondamentale sensibilizzare le istituzioni

sulle soluzioni da adottare al più presto per ridare fiato alle imprese”.

Soluzioni che dovrebbero prima di tutto contemplare, secondo Rebecchi, “l’apertura di corridoi con protocolli uniformi almeno in ambito europeo. Ma senza fare distinzioni – aggiunge – tra incoming e outgoing, troppo spesso percepiti come mondi distinti, quando in realtà non possono vivere l’uno senza l’altro”.

Ma è anche urgente, a giudizio di Rebecchi, mettere mano alla Direttiva Europea sui pacchetti, che, pensata “in tempi di pace”, fa oggi ricadere troppe responsabilità sulle spalle delle imprese. “Il consumatore va tutelato, ma a fronte della situazione emergenziale occorre rivedere i punti che riguardano cancellazioni e rimborsi”.

12/10/20 – Cig e sgravi: il governo prepara la manovra e guarda al turismo (travelno stop)

Anche Assoviaggi si unisce alla campagna #torniamoaviaggiare lanciata da TTG Italia

Gianni Rebecchi

Proroga della Cig Covid per i settori più colpiti dalla crisi e, insieme, una spinta alla ripresa del mercato del lavoro con incentivi alle assunzioni stabili. Il governo prepara la prossima manovra che conterrà ancora, spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, misure “ponte”, che sostengano la tenuta di lavoratori e imprese finché non ci sarà il vaccino e il virus sarà pienamente sotto controllo. E si guarda, come chiarisce la collega del Lavoro, Nunzia Catalfo, in particolare al turismo, che ancora stenta a riprendersi dopo lo stop imposto dall’epidemia. L’ipotesi a cui si lavora è quella di stanziare tra i 3 e i 4 miliardi per garantire ancora ammortizzatori ‘gratis’ per le attività che registrino cali di fatturato importanti, mentre altri 2-3 miliardi dovrebbero andare a un nuovo piano di sgravi contributivi per le aziende che assumono a tempo indeterminato, dopo quelli per 4 mesi per chi fa rientrare lavoratori dalla Cig e di 6 mesi per i nuovi contratti stabili previsti con il decreto Agosto.

Si sta ancora valutando se differenziare la decontribuzione per i posti stabili, con il 100% destinato giovani e donne, ma anche se estendere lo sconto del 30% dei contributi su tutti i dipendenti previsto per le Regioni del Mezzogiorno (per proseguire anche nel 2021 servono circa 5 miliardi). Per gli ammortizzatori, invece, si dovrebbe proseguire sullo schema già individuato sempre con il decreto Agosto, che ha stanziato altri 10 miliardi per Cig e indennità Covid e sarà convertito definitivamente con il voto della Camera.

Nel provvedimento sono finanziate altre 18 settimane di cassa integrazione con causale Covid ma solo le prime 9 restano totalmente a carico dello Stato, le altre 9 settimane – di cui si può usufruire fino alla fine dell’anno – rimangono “gratis”, senza costi a carico delle imprese, solo per chi dimostri perdite di almeno il 20%. La selezione sulla base del fatturato dovrebbe guidare anche il prossimo intervento, che oltre al turismo dovrebbe coinvolgere anche il settore della ristorazione.

Per bar e ristoranti, inoltre, dovrebbe essere prolungato anche l’esonero della tassa per l’occupazione di suolo pubblico (Tosap) per aumentare i tavolini all’aperto.

09/10/2020 Viaggi combinati: t.o. e adv tedeschi e spagnoli vogliono cambiare la direttiva Ue (g.v) E’ partita la campagna di raccolta firme. Obiettivo: garantire che “i clienti paghino una parte delle spese di annullamento in caso di annullamento del viaggio per cause di forza maggiore”
L’obiettivo è raccogliere 7.000 firme, ad oggi ne hanno già 6.199. La maggioranza dei tour operator e degli agenti di viaggi tedeschi e spagnoli vogliono cambiare la direttiva europea sui viaggi combinati, perché sulla base di come è scritta ora, i piccoli tour operator stanno sopportando un onere troppo alto, inoltre, non ricevono il pagamento per i servizi di cancellazione che stanno effettuando e non ricevono rimborsi dalle compagnie aeree. A riportare la notizia è Hosteltur.

I piccoli tour operator promotori dell’iniziativa ritengono che la Direttiva Ue sui viaggi tutto compreso 2015/2302 (2011/83 / UE) sia una delle minacce che, in questo momento, incombe sul settore e, soprattutto, sui piccoli intermediari. Il coronavirus e le restrizioni di viaggio associate alla pandemia rappresentano l’altra minaccia.

La campagna di raccolta firme mira a garantire che “i clienti paghino una parte delle spese di annullamento in caso di annullamento del viaggio per cause di forza maggiore”, come si legge nel testo che accompagna la raccolta delle firme. Invece, secondo la direttiva vigente “i tour operator devono rimborsare il prezzo totale del viaggio entro 14 giorni se non può essere effettuato a causa di circostanze eccezionali inevitabili”. Viene, inoltre, fatto presente il tipo di lavoro svolto dai t.o. prima del viaggio, cioè tutta l’attività di consulenza, i consigli dati, la preparazione di offerte, i servizi di viaggio, tra cui voli, hotel, escursioni, trasferimenti. Inoltre, soprattutto i tour operator specializzati di piccole e medie dimensioni, effettuano pagamenti anticipati per i voli o gli hotel. “Il tour operator non può fatturare ai propri clienti il servizio fornito o gli anticipi effettuati in caso di cancellazione causata da una pandemia – sostengono i promotori dell’iniziativa -. Ancora una volta, i tour operator lavorano per la cancellazione di servizi per i quali non sono pagati. Non ricevono alcun rimborso o ricevono un rimborso ritardato dalle compagnie. I soldi già pagati all’estero di solito non vengono restituiti e i turisti ricevono solo buoni”.

A fronte di tutto ciò, si fa presente che “molti tour operator specializzati sono già stati costretti ad abbandonare la propria attività a causa della direttiva sui viaggi tutto compreso”. Il che ha delle ripercussioni anche sui clienti, in quanto in questo modo “la varietà di servizi offerti dai t.o. Ue sta scomparendo”, perché i piccoli e medi operatori che organizzano vacanze individuali non possono sopravvivere. Per questo motivo viene richiesto che “i clienti paghino una parte delle spese di annullamento in caso di annullamento del viaggio per cause di forza maggiore”.

In Spagna, Fetave, la Federazione delle Associazioni territoriali delle agenzie di viaggio spagnole, ha chiesto al Governo di rendere la normativa più flessibile in materia di rimborsi, a causa delle migliaia di cancellazioni in corso.

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