In attesa delle pubbliche scuse nei confronti degli ambulanti, il presidente di ANVA Confesercenti Trani, Salvatore Fracchiolla, chiede al sindaco Amedeo Bottaro di prendere immediatamente provvedimenti nei confronti dell’assessore Carlo Laurora per questo infelice post pubblicato sui social: “Nell’epoca di Amazon e dei grandi centri commerciali non capisco a cosa serva ancora il mercato settimanale… se non a penalizzare una città…”.
“Nel ringraziare il collega di Confesercenti Daniele Santoro per la solidarietà espressa nei confronti della categoria ci tengo a sottolineare, dichiara Fracchiolla, che la frase riportata dall’assessore risulta essere decisamente fuori luogo in quanto l’attuale dislocazione del mercato settimanale di Trani è provvisoria. Infatti il trasferimento da via Superga a via Falcone, dettato dal periodo covid, deve essere ancora completato dall’amministrazione attraverso il riordino dei posteggi da definirsi secondo le procedure previste dalla norma e soprattutto portando in via Trombetta gli operatori alimentari.
Ci dispiace molto che la caduta di stile dell’assessore Carlo Laurora sia ricaduta sull’assessora al commercio Giovanna Pizzichillo alla quale, tra l’altro, già più volte è stato chiesto di concludere tali operazioni.
Una frase simile detta da un assessore, purtroppo, la dice lunga sulle sinergie esistente in Giunta. Con quelle parole si colpiscono contemporaneamente gli ambulanti, l’assessora al commercio, l’amministrazione comunale e perfino il sindaco coinvolto inconsapevolmente.
In merito alla grande distribuzione citata nel post, continua Fracchiolla, l’assessore Carlo Laurora è invitato a confrontarsi con Anva Confesercenti Trani sul tema.
Al tempo di Amazon e dei centri commerciali i mercati locali assumono più valore sia per il rapporto qualità-prezzo della merce, sia l’alto valore della sua capacità di socializzazione che viene mantenuto durante gli acquisti, e che purtroppo sta venendo meno.
Evidentemente il periodo Covid, alla persona prima di tutto, e poi all’assessore Carlo Laurora non ha insegnato nulla. E poi non è detto che una distribuzione debba per forza annullare l’altra.
E’ evidente che la dichiarazione apparsa sui social è stata fatta da chi non conosce la materia, perché se si affrontassero meglio i problemi della distribuzione commerciale a livello nazionale e locale si capirebbe che la nostra società ha bisogno di una distribuzione multipolare al fine di soddisfare esigenze diverse di clientele diversificate per età censo e per capacità di spesa”.