Grande partecipazione all’incontro sul Futuro del turismo e della cultura in Puglia organizzato a Trani da Puglia Promozione e Regione Puglia.
L’appello della Confesercenti Provinciale BAT – Trani e del sindaco, Amedeo Bottaro, è giunto chiaro e forte ai rappresentanti delle imprese e agli esercenti.
Dopo le parole di elogio al Sindaco di Trani per l’eccezionalità della location rivoltagli da Luca Scandale, Direttore di Puglia Promozione, l’intervento positivo di Bottaro sui numeri del Turismo in crescita nella BAT e soprattutto a Trani, oltre alla capacità di resilienza dimostrata dal turismo in Puglia durante il periodo COVID rispetto al resto d’Italia raccontata da Patruno che ha incentrato il suo intervento sulle due parole chiave del futuro del Turismo Pugliese: welfare e diversificazione affinché si passi alla qualificazione (più che alla quantità) dei servizi turistici in Puglia (che mostrano alcune pecche sul rapporto qualità prezzo in alcune zone della Puglia), diversificandone gli interventi sulle varie forme turistiche della nostra Regione e salvaguardare l’obiettivo primario di rendere socialmente sostenibile lo sviluppo del turismo per il benessere del turista (cittadino temporaneo), ma soprattutto ed anche dei cittadini pugliesi per la creazione di un brand identitario di qualità e sostenibilità ambientale e sociale, si sono susseguiti gli interventi. Il dott.
Landriscina, intervenuto in qualità di coordinatore regionale di Assoturismo Confesercenti Puglia ha risposto alla domanda provocatoria di Luca Scandale che chiedeva se il brand Puglia Imperiale non avesse qualche limite, raccontando la storia di una provincia che, sorta sulle ali dell’entusiasmo delle politiche di sviluppo integrato di uno degli 8 migliori Patti Territoriali d’Europa, ha scontato la frammentazione della Politica dalla creazione della provincia in poi, subendone il colpo di grazia con l’introduzione della Legge del Rio che ha evidenziato il vero problema della crescita limitata provinciale, ossia la mancanza di Governance Istituzionale, evidenziata da molti interventi, ancor più grave se si pensa alla frammentazione degli Imprenditori del Turismo, per non parlare di quelle culturali, la maggior parte delle quali ancora allo stato di forme associative prive di una cultura d’impresa. A tal proposito ha evidenziato gli sforzi fatti soprattutto a Trani nella istituzione dei Distretti Urbani del Commercio che, ha suggerito ai riferimenti regionali, possono essere l’ulteriore parola chiave per lo sviluppo del turismo in quanto sposano, attraverso il Management di Distretto, esattamente la necessità di integrazione delle politiche commerciali con quelle turistico culturali nell’offerta variegata di servizi alle diverse forme di Turismo di cui è capace la Puglia, senza dimenticare l’agro alimentare e l’artigianato di nicchia. Anche i DUC stanno ormai propendendo per la valorizzazione di forme commerciali di prossimità attraverso cui animare con contenuti sociali i progetti di rigenerazione urbana che diventano sempre più testimonianza di recupero e riuso per la salvaguardia ambientale e coesione sociale.
L’intervento finale dell’Assessore regionale, Gianfranco Lopane, ha ripreso un po’ tutti gli interventi impegnandosi ad una maggiore attenzione alle problematiche della provincia BAT ed alla costruzione di un Piano Strategico della Puglia che programmi in tempi utili le stagioni turistiche pugliesi puntando alla qualità dei servizi ed alle aggregazioni d’impresa. Ha evidenziato altresì la necessarietá di una riformulazione ed aggiornamento della Legge regionale sul turismo integrandola con le Pilitiche di Distretto urbani del commercio. Un discorso a parte sarà fatto, continua l’assessore, raccogliendo i suggerimenti del dott. Landriscina, sulle forme di Governance necessarie affinché si creino i presupposti per la generazione di un rapporto sempre più partecipato e coeso tra Pubblico e Privato, indispensabile per trovare livelli di offerta turistica qualitativamente alta e per evitare la grande e forte frammentazione ed individualità presenti sia in Politica che nelle Imprese.
Nuova classificazione ATECO 2025. Dato relativo all’esercizio del commercio su aree pubbliche. Rischio di perdita del riferimento all’anzianità di iscrizione. Lettera al Mimit.
o, l’Istat ha sviluppato la nuova classificazione ATECO 2025, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 e sostituirà l’attuale versione della classificazione